Tredicesima Puntata - 16 maggio 2011

L'ultimo manipolo di eroi - un tempo asserragliato sul tetto di Radio Onde Friulane e ora rifugiatosi a bordo del silente ma mortifero Kirye Eleison - pregue l'impari lotta contro l'odiato nemico nelle fogne intasate di un'Udine postatomica, ormai ridotta a una desolata plaga di macerie calcinate. Non dev'essere facile per l'eccelso e misericordioso Comandante Hagbard Celine e per il suo fido luogotenente - il Cavaliere Lisandri Codut - reggere il peso dell'inumana responsabilità di difendere gli Eterni Ideali della nostra terra natia - l'amato Friuli - indegnamente calpestata dal vile piede foresto. Soprattutto non dev'essere facile per l'eccelso Comandante Hagbard Celine reggere il peso contenere l'irruenza del Cavaliere Codutti, eternamente sbronzo e incapace di deaumbulare autonomamente bramoso di pugna.
A riprova dell'irruenza bellica del Cavaliere, nell'odierna puntata è possibile apprezzare la sua monolitica determinazione - sia pure con qualche perplessità dovuta alla sua mostruosa vigliaccheria esperienza millantata in campo meccanico - di scagliarsi come novello siluro umano kaiten contro i navigli nemici. Il tutto nonostante continui la perfida campagna di demoralizzazione psicologica da parte dell'infame nemico. Tuttavia pare che queste arti sottili non siano in grado di attechire nella mente del Cavaliere, perennemente oblunilata dall'alcool protesa verso elevati ideali, e men che meno in quella dell'ineffabile Comandante Hagbard Celine, le cui eccelse doti di misericordioso condottiero lo rendono impermeabile a simili tecniche. La superiorità dell'ineffabile Comandante è poi testimoniata dalla dotta dissertazione da Lui regalataci sulle cose da non fare quando ci si trova in un film dell'orrore, integrata dalle cagate pazzesche colorite integrazioni del Cavaliere. Ascoltare per credere...


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Dodicesima Puntata - 2 maggio 2011

Continua la navigazione del silente ma mortifero Kirye Eleison nelle fogne intasate di una Udine postnuclearizzata. Continuano anche i furibondi assalti dell'odiato nemico, che ricorre ormai anche alla subdola arma psicologica per cercare di piegare il morale dell'ultimo manipolo di eroi che continua a resistere. Tra un feroce combattimento e l'altro, emergono dai dialoghi che intercorrono tra l'invitto Comandante Hagbard Celine e il suo fido luogotenente - il Cavaliere Lisandri Codut - nuovi elementi sulla vita a bordo. Elementi al solito inquietanti.
Innanzitutto pare che a bordo del sottomarino a propulsione escrementizia ci sia tra i membri dell'equipaggio un grosso problema di omonimia. Pare infatti che cambusiere, attrezzista, nostromo e capomacchinista si chiamino tutti Bepi. Il fatto che l'ineffabile Capitano Hagbard Celine riesca a destreggiarsi in questa situazione è l'ennesima prova del suo eccelso valore.
Il secondo elemento ormai certo è la condizione di conclamato analfabetismo temporaneo disorientamento culturale del Cavaliere Lisandri Codut. Ci inchiniamo infatti davanti alle inumane capacità di sopportazione palesate dall'invitto e misericordioso Comandante Hagbard Celine di fronte alla manifesta incapacità approssimativa prestazione oratoria di Lisandri nel declamare delle poesie in friulano. Con tutto il rispetto dovuto a colui che comunque il Comandante ha scelto come suo fido luogotenente.
Coraggio, invitto Comandante Hagbard Celine. Tieni duro...


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